L’adolescenza è un momento cruciale della vita, difficile e complesso, ma anche importantissimo per lo sviluppo di una persona. Mutevole, imprevedibile, incerta, è un’età dai confini sempre meno definiti e prolungati. Durante questo periodo risulta difficile orientarsi tra i mille problemi quotidiani: amicizia, amore, sessualità, droga, violenza, disagio, scuola, rapporto con gli adulti, trasformazioni fisiche e psicologiche. Si assiste alla ricerca di modelli al di fuori della famiglia, modelli con i quali misurarsi. Si scelgono le persone con cui stare, gestendo i conflitti, affrontando problemi da soli o con gli amici e si deve badare a sé stessi. Si sente meno il bisogno di adulti che stabiliscano o ricordino le regole: ora devono venire da dentro, in un impellente bisogno di scegliere liberamente i propri confini e i limiti, escludendo la famiglia.
Distinguere la normalità dal pericolo
La maggior parte delle volte in adolescenza si possono riconoscere alcuni comportamenti tipici, derivanti da una più o meno spiccata tendenza alla trasgressività. La ricerca della proprio identità e dei limiti personali in alcuni momento potrebbero assumente dei contorni problematici.
Eccone tra i più noti:
1. Ribellione: contro molte regole imposte non solo dai genitori, ma anche da figure scolastiche. Si può manifestare con piccole disobbedienze, ma evolvere in veri e propri problemi, dai mini furti ad atti di vandalismo veri e propri.
2. Cattive compagnie: possono influire in maniera negativa sull’ adolescente che, facendosi influenzare, può compiere atti contro la sua volontà, da piccoli furti fino a fatti più gravi.
3. Poca voglia di andare a scuola: la perdita di interesse nella scuola può risultare un problema se si verifica un rendimento insufficiente, con una condotta problematica ed assenze molte volte ingiustificate.
4. Abuso di sostanze stupefacenti: la tendenza a sperimentare sensazioni forti e nuove (sensation seeker) unita al bisogno di sentirsi accettati dal contesto dei pari, può portare a comportamenti “estremi”. A volte confluisce nell’abuso di droghe leggere, per la maggioranza cannabinoidi, oppure alcolici. In alcuni casi può sconfinare nell’abuso di cocaina, eroina e sostanze sintetiche, chiamate droghe da “sballo”. Spesso si tratta di un periodo “esperenziale” dal quale prendere poi le distanze in modo naturale, mentre in alcuni casi può rappresentare l’inizio di dipendenze.
5. Dipendenze comportamentali: la rapida e massiccia diffusione di Internet tende ad incentivare la naturale tendenza degli adolescenti a ricercare sempre nuovi stimoli (novelty seeking). Di conseguenza aumenta l’innesco di comportamenti di tipo compulsivo, elementi alla base di diverse patologie, tra le quali le dipendenze comportamentali . Tra le più diffuse la dipendenza da internet, e da videogiochi.
6. Bullismo: Molte volte i ragazzi e le ragazze in età dell’adolescenza vengono presi di mira dai bulli, ma molto spesso possono essere loro stessi i “carnefici”. Dalla parte delle vittime, però, i casi di bullismo fanno scaturire una serie di fattori negativi che porteranno a provare stati di ansia, depressione . Spesso ne deriva una spirale che può portare le vittime a non voler frequentare gli ambienti di appartenenza, persino quello scolastico.
7. Cambiamenti fisici: durante l’adolescenza ragazze e ragazzi iniziano a cambiare. Le prime sono le ragazze, con le prime mestruazioni e il fisico che cambia, seguite dai ragazzi con la pubertà. In questi casi però sono molti gli adolescenti che non accettano i propri cambiamenti, che nella maggior parte degli individui vengono affiancati dall’acne. Questo si verifica spesso anche nelle ragazze che non accettano il proprio corpo considerandosi “grasse” anche se palesemente magre o di costituzione del tutto normale.
8. Rapporti sentimentali: con l’adolescenza si inizia a conoscere sé stessi ed avere i primi partner. Questo potrebbe essere un problema nel momento in cui si riceve la prima normalissima delusione amorosa. Capire che quella relazione non era “destino” potrebbe creare nell’individuo dei sentimenti avversi che potrebbero portarlo a compiere delle azioni delle quale si potrebbe poi pentire.
9. Bassa autostima: uno dei sentimenti provati da ragazzi e ragazze è la bassa stima nei propri confronti. Questa si manifesta non solo sotto forma di malcontento per il proprio aspetto fisico, non sentendosi “belli”, ma anche a livello delle proprie capacità. Per esempio, quando non si riesce ad ottenere un risultato tanto sperato, a scuola, nello sport, o quando si viene sminuiti dai bulli. In questi casi si tende a buttarsi giù pensando di essere “buoni a nulla”. L’autostima andrà ricostruita poco a poco, cominciando a lavorare su sé stessi e vedere che poco per volta i risultati cominceranno a farsi vedere.
10. Depressione e ansia: la bassa autostima spesso viene accompagnata da altri stati d’animo come depressione e ansia e possono essere ricondotte allo stesso problema. Non riuscire ad arrivare ad un risultato sperato, oppure essere talmente ossessionati dai bulli da provare stati d’ansia ogni volta che si avvicinano.
11. Autolesionismo: in molti casi negli adolescenti stati d’animo come depressione, ansia e bassa autostima possono portare all’autolesionismo. Sfogarsi sul proprio corpo per trovare poi sollievo. Questa condizione va tenuta sotto controllo in maniera particolare.
12. Bulimia e anoressia: tr i grandi problemi adolescenziali, specialmente nelle ragazze. Possono nascere dalla poca autostima, vedendosi troppo grosse come modalità per farsi accettare dagli altri. Nella maggior parte dei casi non si è del tutto consapevoli che una volta entrati nel tunnel la strada per uscire sarà lunga e difficile.
Come affrontarla
E’ molto importante che ognuno tenti di risolvere i problemi con i propri mezzi. Bisogna pur mettersi alla prova per misurare la propria forza. A volte però non basta e serve qualcuno che ci aiuti a scoprire nuove risorse e strategie che non credevamo di possedere. Richiedere aiuto ad uno psicoterapeuta specializzato rappresenta una opportunità per lavorare su specifiche aree della propria personalità:
– Consapevolezza dei propri stati emotivi (anche in contrasto tra loro).
– Comprensione delle emozioni altrui.
– Capacità di capire che il proprio comportamento emotivo può avere effetti sugli altri.
– Fronteggiare emozioni pericolose o disturbanti.
– Comprensione della relazione tra ciò che si sente, ciò che si pensa e ciò che si fa.
– Capacità di distinguere quello che dipende da noi da quello che non dipende da noi.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok